Raro, misterioso e inaccessibile: è il diamante nero, la pietra dedicata da Boite d’Or ai nati del Capricorno. Secondo diverse leggende è capace di assorbire la negatività, rigenerando il sistema nervoso e aiutando a rimanere concentrati sugli impegni. E si addice alle persone che festeggiano il compleanno in questo periodo: affidabili, grandi lavoratori, tradizionalisti e tenaci.

L’uso dei diamanti neri in gioielleria risale ai primi anni del Novecento: l’esemplare più “antico” di cui si ha notizia è il “Black Orlov”, un taglio a cuscino di 67,50 carati, così chiamato dalla sua proprietaria, la principessa russa Nadia Vyegin-Orlov.

La Stella nera d'Africa è, invece, un magnifico diamante nero che si dice sia scomparso durante una mostra a Tokyo nel 1971. Il mistero riguarda, però, anche la sua origine. Gli ultimi studi sembrano aver escluso la formazione sulla Terra, preferendo l’ipotesi che la sua composizione derivi da particolari condizioni che si creano nel corso dell’esplosione di una supernova. I diamanti neri sarebbero così arrivati dallo spazio, caduti insieme a meteoriti.

In gioielleria normalmente viene inserito negli anelli di titanio, puntando al contrasto tra il metallo e la pietra scura, che risalta l’intensità del diamante. Per gli anelli di fidanzamento e gli anelli da donna, invece, si preferisce accompagnarlo con dei diamanti bianchi. Per questo tipo di pietra si preferiscono solitamente i tagli semplici.

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