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January 07

La pietra di gennaio: la forza e l’eleganza del granato

La pietra di gennaio: la forza e l’eleganza del granato

Gennaio è il mese associato al granato, un minerale simbolo di forza e di costanza, che in natura si presenta in diverse colorazioni: dal giallo al rosso, dal viola al verde. La sua storia è ricca di credenze e leggende: i popoli antichi lo consideravano, nella sua variante rossa, il sangue della terra, responsabile della fertilità del suolo e della rigogliosità della vegetazione. Si dice che il celebre filosofo greco Platone ci abbia fatto incidere il suo ritratto. I Vichinghi erano soliti arricchire gli ornamenti funerari con pietre di granato per illuminare la strada del defunto. Anche al tempo delle Crociate, i cavalieri usavano impreziosire le loro spade e scudi con questa pietra, portatrice di coraggio e protezione. Dal punto di vista energetico, si ritiene che stimoli il metabolismo, rafforzi il sistema immunitario e aiuti ad assorbire le sostanze nutritive. Nel Medioevo veniva usato per allontanare la depressione, scacciare incubi e persino per curare patologie legate al fegato e fermare emorragie.

Il nome del minerale deriva dal latino granatus che significa “grano” o “seme” e fa riferimento alla forma rotonda delle gemme grezze che somigliano ai semi del melograno. Sono più di trenta le tipologie che ne vengono estratte da paesi come India, Madagascar, Mozambico, Sri Lanka, Tanzania, Kenya o Nigeria e Italia (più precisamente in Piemonte). Una delle varietà più preziose è quella verde (il colore è dovuto alla presenza di cloro e non di ferro): il granato demantoide. Tale minerale fu molto popolare e usato in gioielleria dalla famiglia imperiale e dai nobili di Russia, dal 1875 fino al 1917, quando la rivoluzione russa depose la dinastia dei Romanov. Fu il mineralogista finlandese Nils von Nordensheld a suggerire all’Associazione Mineralogica di San Pietroburgo, di chiamare la pietra “Demantoide”, dal termine tedesco “demant”, che significa “molto simile al diamante”.

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