Settembre sarà un mese “meraviglioso”, scintillante e pieno di storia, perché sarà dedicato allo zaffiro. Il nome “zaffiro” deriva dal greco “sappherios” che significa azzurro. Alcuni lo fanno derivare dall’ebraico “sappir” (pietra preziosa) o dal sanscrito “sanipriya” (sacro a Saturno). Quest’ultima etimologia sarebbe accreditata dal fatto che, nelle credenze astrologiche indiane, tale pietra preziosa è considerata la gemma proprio del pianeta circondato dai celebri Anelli.

Sul prezioso gioiello esistono aneddoti e favole che vengono da lontano. Un’antica fiaba persiana, per esempio, racconta che i figli del re di Serendip (antico nome dello Sri Lanka, che è uno dei maggiori produttori di zaffiri) furono mandati in viaggio per sperimentare la realtà del mondo. Per caso i tre giovani principi scoprirono cose meravigliose, tra le quali una miniera di zaffiri. Da questa leggenda nasce l’origine del concetto inglese di “serendipità”, ossia la capacità o fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte, mentre si sta cercando altro.

In epoca medievale questa gemma era indicata come “pietra del vescovo” poiché leggenda voleva che nel blu dello zaffiro risiedessero i più alti e nobili valori spirituali dell’uomo e che la gemma fosse in grado di infondere saggezza ed equilibrio di giudizio.

Tra i più famosi esemplari c’è lo zaffiro di Sant’Edoardo, gemma che appartiene tutt’oggi ai gioielli della corona inglese, e che si trova al centro dei 122 brillanti che abbelliscono la croce di Malta che ne rappresenta la parte più alta.

Magia, tradizione, credenze, ma anche colori racchiusi in una sola pietra. Oltre al blu, quali sono le sfumature dello zaffiro e quale la sua provenienza? Venite a scoprirlo da Boite d’Or e ammirate alcune delle nostre creazioni migliori.